Territorio
La Farmacia comunale gestita dalla Vicopharma è localizzata nella località di Moiano che fa parte del Comune di Vico Equense
Vico Equense è un Comune campano di 20.919 abitanti della città metropolitana di Napoli è situato all’inizio della costiera sorrentina, è incastonato tra i monti Lattari ed il golfo di Napoli. Esso sorge su un blocco tufaceo e calcareo, ad un’altezza media di 90 metri: si affaccia sul mar Tirreno, nella parte meridionale del golfo di Napoli, all’inizio della costiera sorrentina, per arrivare poi ad un’altezza massima di 1.444 metri con la cima del monte Sant’Angelo, la più alta dell’intera catena dei monti Lattari; per un breve tratto, montuoso e scosceso verso il mare, la città è bagnata anche dalle acque del golfo di Salerno, lungo la costiera amalfitana, nelle vicinanze dell’arcipelago de Li Galli.
Con una superficie di quasi 30 chilometri quadrati, Vico Equense è il più vasto comune della Penisola Sorrentina, nonché l’ottavo dell’intera provincia.
Le frazioni del comune di Vico Equense sono: Arola, Bonea, Fornacelle, Massaquano, Moiano, Monte Faito, Montechiaro, Pacognano, Patierno, Pietrapiano, Preazzano, Sant’Andrea, Seiano, Ticciano, San Salvatore, Santa Maria del Castello.
La frazione o località di Moiano sorge a 500 metri sul livello del mare e dista 3,63 chilometri dal medesimo comune di Vico Equense di cui essa fa parte. Si trova ai piedi del Monte Faito e al centro del Paese c’è la chiesa dedicata a San Renato.
La leggenda narra….
Dal 1492 al 1518, Vico Equense insieme al castello, fu sotto la signoria di ben tre regine, tutte con lo stesso nome; Giovanna d’Aragona, Giovanna “ la pazza e Giovanna “ la triste reyna”. Giovanna ‘la pazza’ ,figlia di Carlo III di Napoli e Margherita Durazzo nel 1414 all’età di 41 anni eredito il regno di Napoli all’epoca già vedova del suo primo marito.
Fin da sempre ebbero su di lei un forte ascendente anche nella conduzione del regno i cosiddetti “favoriti”,personaggi illustri dell’epoca di sesso maschile che la tradizione vuole essere stati amanti della regina. Nonostante la forte personalità del secondo Marito,Giovanna non limitò mai le sue relazioni extraconiugali. Dopo la ripartita in Francia del marito Giacomo di Borbone,Giovanna fu incoronata legittima regina di Napoli.Durante la sua permanenza nel castello di Giusso a Vico Equense, la regina fece disseminare per il castello una serie di trappole mortali,perche non appena soddisfatte le sue voglie la sovrana non esitava a eliminare i suoi amanti, che esaurito il loro compito sparivano senza lasciare traccia. Giovanna detta la pazza in preda alla sua follia trovò la morte in una delle sue trappole disseminate nel castello di Giusso.
La tradizione vuole che il castello fosse stato edificato da Carlo II d’Angiò, con lo scopo sia di difendere il piccolo borgo di Vico Equense, sia di utilizzarlo come residenza estiva; tuttavia l’ipotesi più accreditata è che il maniero sia stato costruito dal feudatario Sparano di Bari, secondo le forme militari dell’epoca, con alloggi per soldati, magazzini per i viveri e depositi per munizioni, ottenendo anche un finanziamento dal re angioino: il complesso fu costruito tra il 1284 ed il 1289.